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Terapia medica
La condizione del cuoio capelluto e quella dei capelli sono elementi chiave per lo stato di salute psico-fisica di ogni persona e sono spesso indicatori di condizioni clinico-patologiche da non sottovalutare. Molte patologie, di natura dermatologica o derivanti ad esempio da squilibri ormonali, autoimmunità, condizioni psicoemotive o cattiva alimentazione, possono ripercuotersi e manifestarsi a carico della salute dei capelli ed è pertanto fondamentale affidarsi ad un medico specialista per riconoscerle tempestivamente e poterle affrontare nel modo migliore. Le forme di alopecia non sono tutte uguali e, dopo una corretta diagnosi, ogni caso merita la terapia più completa e adeguata.
In tricologia, l’utilizzo di terapie farmacologiche mirate ed efficaci rappresenta da sempre una delle più valide armi per combattere i problemi del cuoio capelluto e le cause di diradamento dei capelli. A seconda dei casi, l’utilizzo di farmaci può essere efficacemente affiancato dall’impiego di tecniche di medicina rigenerativa come il PRP (plateled-rich plasma), che sinergicamente stimolano i follicoli piliferi e contribuiscono a contrastare la calvizie.
Anche in un percorso terapeutico che veda il paziente sottoporsi ad un autotrapianto di capelli, assumere preventivamente e successivamente la corretta terapia significa mettere il cuoio capelluto nelle migliori condizioni per affrontare l’intervento e favorire la ricrescita dei capelli trapiantati.
Purtroppo, non esistono pillole magiche né fialette “miracolose” in grado di risolvere di colpo il problema dell’alopecia. Per avere risultati apprezzabili e stabili, si fa sempre riferimento a terapie croniche, da assumere quotidianamente o ad intervalli regolari per periodi di tempo più o meno prolungati.
Terapia nell’alopecia androgenetica
In corso di alopecia androgenetica, l’assunzione di princìpi farmacologici ha l’obiettivo di frenare e stabilizzare il diradamento, migliorare la qualità dei capelli esistenti e stimolare la ricrescita.
I farmaci più comunemente utilizzati sono il Minoxidil e la Finasteride, ma esistono numerosi altri principi attivi che è possibile associare -in particolare nelle formulazioni galeniche realizzate su prescrizione medica da farmacie specializzate- e che il medico può decidere di consigliare, a seconda della condizione clinica di partenza e della sua evoluzione nel tempo.
Il Minoxidil è una molecola ampiamente diffusa e utilizzata in formulazione topica (lozione, spray, schiuma) e che è in grado di prolungare l’attività di crescita dei capelli durante la fase anagen e di incrementare la circolazione sanguigna locale grazie alla sua azione vasodilatatrice. Recentemente, nella pratica clinica, è sempre più frequente il suo utilizzo in formulazioni orali a basso dosaggio.
La Finasteride è un inibitore competitivo dell’enzima 5α-reduttasi di tipo II. Bloccando tale enzima, il farmaco contrasta la produzione dell’ormone diidrotestosterone (DHT) a livello del follicolo pilifero, ormone coinvolto nella patogenesi e nella progressione della calvizie androgenetica. Generalmente, la Finasteride viene assunta per via orale, ma è ormai comune la possibilità di somministrazione locale sotto forma di lozione topica, che riduce il rischio di effetti collaterali sistemici.
È bene sapere che, come ogni altro farmaco, anche quelli impiegati in tricologia possono avere effetti indesiderati ed è pertanto fondamentale rivolgersi ad un medico specialista prima di iniziare o modificare l’assunzione di questo tipo di terapie, evitando posologie fai-da-te o sostanze consigliate da presunti esperti non qualificati.