Cellule staminali

Negli ultimi anni, l’utilizzo delle cellule staminali mesenchimali rappresenta sempre di più la frontiera più innovativa e interessante nel campo della Medicina Rigenerativa.

Le cellule staminali mesenchimali sono cellule progenitrici adulte pluripotenti, in grado di specializzarsi in diverse linee cellulari e di secernere una serie di importanti fattori di crescita (VEGF, HGF, FGF-2, IGF.1).

Il tessuto adiposo, ed in particolare la sua componente vasculo-stromale, costituisce uno tra i tessuti più ricchi in cellule staminali mesenchimali adulte e di più facile reperibilità.

Grazie alla loro elevata capacità rigenerativa, immunomodulatoria, antifibrotica e pro-angiogenica, l’innesto di cellule staminali autologhe viene sempre più spesso praticato con successo in numerose branche mediche come l’ortopedia, la chirurgia maxillo-facciale, l’urologia, la chirurgia plastica ricostruttiva, la dermatologia, la ginecologia e la medicina estetica.

In tricologia, l’utilizzo delle cellule staminali mesenchimali autologhe di derivazione adipocitaria è in grado di stimolare la crescita e la riparazione dei follicoli piliferi danneggiati o deboliQuando queste cellule vengono introdotte nell’area interessata, si attivano e iniziano a produrre fattori di crescita che promuovono la proliferazione delle cellule della papilla dermica del follicolo, l’unità chiave da cui nasce e si sviluppa il capello. Le cellule della papilla dermica rivestono infatti diverse funzioni fondamentali nella formazione, nella crescita e nella rigenerazione ciclica della vita del capello.

L’attività delle staminali porta alla formazione di follicoli piliferi sani, al rafforzamento dei capelli esistenti, al prolungamento della fase anagen (crescita) del capello e ad un miglior trofismo del cuoio capelluto.

In preparazione ad un trapianto di capelli, in particolar modo nei casi di alopecie cicatriziali dovute a traumi, ustioni o radioterapia, l’innesto di cellule staminali nel cuoio capelluto migliora significativamente la qualità, lo spessore e la vascolarizzazione del tessuto sottocutaneo dello scalpo e consente di massimizzare l’attecchimento delle unità follicolari successivamente trapiantate. Il trattamento inoltre velocizza i tempi di recupero e di guarigione dopo l’intervento.

L’intera procedura ha la durata di circa un’ora, si svolge in ambiente sterile e prevede alcune fasi distinte: innanzitutto, dal pannicolo sottocutaneo addominale del paziente, si esegue un piccolo prelievo di tessuto adiposo. Questo viene poi lavorato con appositi kit strumentali (lavaggio, emulsificazione, centrifugazione/decantazione) per estrarre la frazione vasculo-stromale ricca in cellule staminali. La componente fluida ricavata viene poi reimpiantata mediante micro-iniezioni, previa anestesia locale, nelle aree del cuoio capelluto da trattare.

L’attecchimento e l’attivazione delle cellule staminali richiede un periodo di tempo di tre-quattro mesi. Grazie alla terapia, si possono osservare un aumento della densità dei follicoli piliferi e dello spessore dei capelli.

Prima di sottoporsi a qualsiasi trattamento rigenerativo con cellule staminali, è fondamentale rivolgersi ad un medico esperto e qualificato che possa valutare l’idoneità del paziente alla procedura e fornire le corrette informazioni sulle modalità ed i risultati attesi.

Il trattamento dell’alopecia con cellule staminali è totalmente sicuro. Le cellule staminali sono infatti autologhe, cioè prelevate dal tessuto adiposo del paziente stesso. Per questo motivo, non vi sono problematiche di rigetto, intolleranze o allergie.

Gli effetti collaterali sono rari: possono verificarsi gonfiore, prurito o dolore nelle aree trattate che scompaiono in pochi giorni e ancor più raramente infezioni, cicatrici o reazioni allergiche (ai farmaci anestetici).

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Dott. Alessandro Roberto

Chirurgia Generale

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